Coltivazione del pomodoro: il re dell’orto!
Come evitare il “marciume apicale”:
Una volta individuata la parcella sulla quale andremo a coltivare i pomodori, al momento della preparazione del terreno oltre ad una buona concimazione di base dovremo ricordarci di distribuire del Nitrato di Calcio, per prevenire il tanto temibile “MARCIUME APICALE”. Non si tratta di una malattia bensì questo fattore è indice di una carenza nutrizionale nella pianta che non riesce a traslocare Calcio nei giovani frutti in accrescimento, in particolare nella loro porzione distale.
Le concause possono essere diverse, l’ importante è garantire alla pianta disponibilità di acqua e di Calcio, in modo da evitare carenze.

I metodi di distribuzione del Calcio possono essere due: alla preparazione del terreno, con prodotto granulare che si scioglierà man mano con le irrigazioni/pioggie e successivamente quando sulla pianta iniziano a comparire i primi frutticini con del Calcio liquido da distribuire via fogliare, almeno 1 volta ogni 10 giorni per sostenere la pianta nel suo accrescimento e nella maturazione dei suoi frutti. È altrettanto importante evitare squilibri idrici, evitando di passare troppo drasticamente da condizioni di siccità a irrigazioni molto abbondanti con acque fredde.

E’ consigliabile l’uso di teli ombreggianti, da impiegare sulla coltura in atto, in modo da ridurre l’intensità luminosa e di conseguenza limitare la traspirazione della pianta stessa.

Periodo di trapianto:
in serra a partire da Febbraio. Da fine Marzo ai primi di Aprile in pieno campo con protezione, successivamente in pieno campo senza protezione.

Raccolta:
scalare a partire da 60 giorni

Consigli di coltivazione:
Irrigazione abbondante al trapianto, moderata dopo l’attecchimento, frequente nei periodi caldi, evitando ristagni idrici. Quando i frutti sono prossimi alla maturazione ridurre l’irrigazione per evitare accumulo di acqua nel frutto che diverrà così qualitativamente migliore. Per le varietà da canna, quando la pianta raggiunge i 40 cm di altezza deve essere legata ad un sostegno (pali, canne o spago) e possiamo iniziare ad effettuare la rincalzatura, operazione che prevede di apportare terra alla base della pianta. Durante tutta l’estate sarà necessario asportare regolarmente i piccoli germogli che crescono all’ascella delle foglie lasciando solo la cima, eccetto che per le varietà da terra.

Quando la pianta avrà raggiunto 4/5 palchi si asporteranno le cime, per concentrare l’energia nei frutti. Trattare frequentemente con prodotti rameici e all’occorrenza con altri prodotti specifici

Esposizione e disposizione nell’orto:
si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche se predilige quelli ricchi di sostanza organica, ben drenati. Posizione soleggiata, al riparo dai venti. Densità ideale 3 piante a metro quadrato.

Consociazione:
cresce bene vicino a: carote, lattughe, cavoli, cicorie, basilico

Varietà da coltivare:
innumerevoli, scegliendo tra piante da incannare e piante da terra, adatte anche ad una coltivazione in vaso su balcone.

Tra le prime possiamo ricordare: Canestrino di Lucca, Cuor di bue, Costoluto fiorentino, Datterino, Ciliegino, Tondo liscio, Ovale, San Marzano, da Appendere, Grappolo, Marmande, nero Sun Black e molte altre varietà tra cui la categoria delle VARIETA’ ANTICHE di POMODORO ( Catalogo piantine di pomodori )

Tra le varietà da terra: ovale, tipo Roma, san Marzano, Tondo liscio, mini ciliegino, datterino, lampadina giallo, formaggio e molte altre.

POMODORI ANTICHI
Tra i Pomodori de L’Ortofruttifero la categoria relativa alle varietà antiche.

Si distinguono per il loro sapore superiore, aspetto o robustezza, conservate per essere tramandate di generazione in generazione. Paragonati agli ibridi, questi pomodori hanno un sapore pieno, una buccia sottile, una polpa abbondante e un’infinita varietà di forme, dimensioni e colori. Abbandonate in passato, data la breve conservabilità dei frutti dopo la raccolta, oggi possiamo farle tornare con soddisfazione nei nostri orti.
Le piante di varietà antiche richiedono una maggiore attenzione e cura rispetto a quelle ibride, ma vale la pena preservare la coltivazione di queste piante “aperta” agli impollinatori, piante che sono state selezionate prima dalla natura e poi conservate dagli uomini per poterne cogliere le ottime qualità organolettiche e riscoprire vecchi sapori, coltivando piante talvolta dimenticate.

Tra queste ricordiamo: Speckled roman, Striped stuffer, strisce cherry, strisce super cherry, vigna rossa, roma zebrato, formaggio, chocolate cherry, cocktail cherry bianco ed altre identificate con il logo “antico” sul puntalino che accompagna la vendita del prodotto de L’ORTOFRUTTIFERO.