Chi vuole un bell’agliaio lo pianti a Gennaio!

Un vecchio detto recita: “Chi vuole un bell’agliaio lo pianti a Gennaio!”….

In effetti Gennaio è il mese ideale per piantare l’aglio: dunque non facciamoci sfuggire questo suggerimento e procuriamoci le piantine necessarie per avere una buona e profumata produzione di aglio. Quest’ultimo infatti non si semina solamente a partire da bulbilli ma possiamo acquistare le sue piantine di poche settimana di vita nella nostra Agraria preferita, scegliendo tra due varietà: Rosso e Bianco.

Come coltivare l’aglio?

Per prima cosa dobbiamo scegliere il terreno su cui coltiveremo le nostre piantine di aglio: questa pianta ha bisogno di un terreno piuttosto sciolto, ricco di sostanza organica e ben drenato in modo da smaltire velocemente eccessi di acqua.

Quando piantiamo l’aglio dobbiamo poi fare attenzione alla distanza tra le fila e sulla fila: in particolare le distanza da tenere sono circa di 30 cm tra le file e 12-15 cm sulla fila, in modo da avere una densità di circa 30 piantine a metro quadro.

A questo punto dobbiamo fare molta attenzione con le irrigazioni:

  • moderate somministrazoni di acqua se la stagione è molto siccitosa;
  • intervenire con una zappa per rompere il formarsi della crosta superficiale del terreno, arieggiandolo e mantenendolo il più possibile libero da erbe infestanti se la stagione è piuttosto piovosa.

Le avversità più temibili durante la coltivazione possono essere la Peronospora e Ruggine, entrambi funghi che possono colpire le foglie. La peronospora si manifesta con la comparsa di segni di colore bianco-grigio sulle foglie e se trovano un ambiente molto umido questi segni possono evolvere in muffa di colore grigio-viola. Se invece notiamo sulle foglie macchie di colore giallo probabilmente si tratta di ruggine. Dovremo intervenire tempestivamente con prodotti fungicidi specifici per bloccare l’infestazione in corso. Nel caso di lotta biologica sono consigliabili prodotti a base di idrossido di rame oppure zolfo nel caso sia evidente la comparsa di muffa. Per la lotta chimica meglio ricorrere ad alcuni prodotti fungicidi sistemici, ad esempio a base di Azoxystrobin oppure Propamocarb. L’insetto invece più temibile è una mosca le cui larve sui bulbi favoriscono il conseguente attacco di batteri che a loro volta possono provocare la morte dell’intera pianta. Un prodotto adoperato con successo anche in agricoltura biologica è il Bacillus thuringensis.

La raccolta

Nei mesi di Giugno-Luglio, quando le foglie saranno completamente secche può avere inizio la raccolta. Le piante possono venire estirpate a mano oppure con l’aiuto di una vanga. Una volta tolte si devono ripulire dalla terra e si lasciano asciugare al sole. Quando le piantine saranno ben seccate allora potranno essere raccolte unendole a trecce oppure in mazzi, lasciandoli appesi in un luogo fresco, arieggiato e non umido.

Aglio bianco o aglio rosso?

Possiamo scegliere se coltivare l’aglio Bianco o l’aglio Rosso…

L’aglio bianco, a tuniche bianche, molto rustico, produttivo e tardivo; l’aglio rosso invece, con tuniche di colore rosa pallido, a ciclo precoce, è meno conservabile rispetto a quello bianco.