La stagione sta cambiando e anche l’orto deve cambiare!

 

L’autunno è il momento ideale per raccogliere gli ultimi frutti rimasti sulle piante, pensare ai nuovi trapianti e alla preparazione del terreno che potrà accogliere le nuove piante di: Finocchi, Cicorie, Lattughe, Porri, Cavoli, Radicchi, Carciofi…

I lavori nell’orto…
Che fare dopo la raccolta?
Una volta effettuata l’ultima raccolta, è importante rimuovere dal terreno le piante comprensive delle radici. Quando effettuiamo questa operazione ricordiamo di allontanare eventuali residui colturali lasciati, come frutti caduti a terra e non più buoni, foglie, porzioni di rami, facendo attenzione ad allontanare le eventuali parti infette, o meglio bruciarle, per evitare che spore fungine rimaste vive vadano ad attaccare altre piante.

Una volta ripulita l’area da adibire alle nuove colture provvederemo ad una lavorazione del terreno, rompendo la crosta superficiale, senza scendere oltre i 30 cm di profondità.

Gli elementi nutritivi necessari
Per ortaggi sani e saporiti è indispensabile che nel terreno siano presenti gli elementi nutritivi di cui le piante hanno bisogno. Per questo, al momento della vangatura effettuiamo una prima concimazione, adoperando letame maturo o stallatico in modo da arricchire il terreno di azoto, fosforo e potassio.

Proteggere il terreno dagli agenti atmosferici
Realizziamo una proda, larga 1 metro, rialzata almeno 15-20 cm, sulla quale andremo a coltivare i nostri ortaggi e grazie alla quale sarà assicurato sempre lo sgrondo di acque in eccesso che in questo periodo di prime piogge potrebbe altrimenti compromettere la buona crescita ed il buon sviluppo delle nostre colture.

Qualora non vi fosse intenzione di mettere a dimora nuove colture non dimenticate la copertura del suolo. Sarà importantissimo proteggere il terreno dai vari agenti atmosferici. Potremmo ricorrere ad una pacciamatura fatta con paglia, erba o foglie secche, in modo tale da contrastare la nascita di erbe infestanti e da proteggere la fertilità del terreno dal potere dilavante delle piogge.

Trapianti e protezione dell’orto
Decideremo cosa trapiantare ricordando che se abbiamo a che fare con i Cavoli sarà necessario proteggerli dagli attacchi di Cimici e Cavolaia.

Le cimici possono essere presenti negli orti già dal mese di Giugno e possiamo tenerle controllate adoperando del Piretro.

La cavolaia invece può essere controllata semplicemente con una soluzione a base di sapone di Marsiglia biodegradabile (meglio usare sapone a scaglie). Quest’ultimo creerà una patina sui bruchi inducendo danni alla respirazione, pertanto ben presto smetteranno di alimentarsi. Ripetere a distanza di tre giorni il trattamento a seconda dell’entità del danno.

Altro rimedio naturale e pratico è quello di guardare alle giuste Consociazioni al momento della messa a dimora delle piante. Ad esempio i Cavoli crescono bene vicino alla Bietola o ai Porri.

In alternativa potrà essere praticata la tecnica del sovescio, seminando specie Leguminose come Sulla, Pisello proteico, Senape, Favino ed altre, da sfalciare e interrare per apportare una buona quantità di sostanza organica che verrà lasciata a decomporsi così da produrre una buona quantità di humus. L’utilizzo di Leguminose favorisce inoltre l’incremento di Azoto nel terreno, essendo tra le poche specie che sono in grado di fissare direttamente l’azoto dell’atmosfera. Si seminano circa 100 grammi di prodotto per 30 metri quadri di terreno. Si sfalcia dopo circa 50-60 giorni dalla germinazione e si interra il tutto a circa 20 cm di profondità con una vangatura o fresatura del terreno. In questo modo miglioreremo la struttura e la fertilità del suolo, rendendolo pronto ad accogliere i nuovi trapianti.

Buon lavoro a tutti!